Cos'è uno Pneumatico Ricostruito?
È uno pneumatico al quale è stato eliminato e sostituito il battistrada consumato con materiale nuovo, dalle caratteristiche del tutto simili all'originale.
La materia prima di questo processo è rappresentata dai pneumatici usati che conservano
integre le loro caratteristiche strutturali.
Tale integrità è verificata da un attento processo di selezione. La ricostruzione è possibile perché la struttura di uno pneumatico ha una vita utile più lunga rispetto al suo battistrada.
Una volta asportato il vecchio battistrada, sostituito con uno nuovo ed eseguiti i controlli di centratura ed equilibratura, si passa alla fase di
vulcanizzazione che permette al nuovo battistrada di diventare un tutto unico con la copertura.
Le tecnologie utilizzate per la ricostruzione consentono al nostro Paese di essere tra i più avanzati in questo settore.
Al termine del processo produttivo tutti gli pneumatici vengono rigorosamente sottoposti a rigorosi controlli finali.
Sceglilo per Risparmiare
Lo pneumatico ricostruito costa circa il 50% in meno di uno pneumatico nuovo.
Confrontando i prezzi medi di listino risulta che uno pneumatico ricostruito può consentire un ingente risparmio rispetto all'acquisto di uno pneumatico nuovo.
Ogni anno gli italiani che scelgono il ricostruito risparmiano complessivamente circa 250 milioni di euro.
Ai risparmi per i consumatori si aggiungono anche quelli che riguardano l'intero Paese: l'Italia, infatti, risparmia annualmente 180 milioni di litri di petrolio e 51.400 tonnellate di altre materie prime come gomma naturale e sintetica, nero fumo, fibre tessili, acciaio e rame.
Sceglilo per la Sicurezza
Lo pneumatico ricostruito viene sottoposto alle stesse prove previste per i pneumatici nuovi.
A stabilirlo sono appositi regolamenti europei (ECE ONU 108-109) che hanno ulteriormente inasprito quanto previsto dalle normative nazionali (per l'Italia UNI 9950).
I controlli avvengono, in primo luogo, nella fase di selezione degli pneumatici usati per stabilire se sono idonei alla ricostruzione: devono, infatti, essere gomme nelle quali, a parte la normale usura del battistrada, la struttura è rimasta inalterata.
Per ottenere l'omologazione 108 e 109 l'impianto deve avere un sistema di qualità e sottoporre periodicamente un numero stabilito di pneumatici a prove di carico e di velocità così come avviene per l'omologazione delle gomme nuove.
Si tratta, quindi, di un doppio controllo che garantisce sicurezza, prestazioni e durata al pari degli altri pneumatici.
Tra i maggiori utilizzatori di pneumatici ricostruiti figurano anche il settore del trasporto pesante e quello aereo, che è il più attento alle norme di sicurezza.
Sceglilo per rispettare l'Ambiente
Lo pneumatico ricostruito riduce la produzione di rifiuti.
Ogni anno nell'Unione Europea la sostituzione degli pneumatici negli autoveicoli genera 140 milioni di gomme da smaltire a cui se ne aggiungono altri 40 milioni derivanti dai veicoli da rottamare.
Il problema del loro impatto sull'ambiente è molto serio: occorrono circa 100 anni perché uno pneumatico interrato in discarica si deteriori completamente.
Con la ricostruzione dei pneumatici si può ridurre la produzione di rifiuti.
Ogni anno, grazie alla ricostruzione, è possibile evitare l'immissione in discarica di 51.800 tonnellate di pneumatici usati.